Un nuovo piano e nuovi poteri.
Riamprii gli occhi nel buio di una cella risvegliato dal clangore di catene e le urla di Kolgar che urlava il mio nome: “Ivellios sei sveglio? Alzati, in fretta! Stanno arrivando!” La poca luce che filtrava dalle fiaccole del corridoio mi mostrò il barbaro incatenato mani piedi e collo alla parete di fronte la mia. La vista ancora appannata ed il sapore di sangue in bocca mi riportarono alla mente le parole del maestro di Gahan, dopo di quelle solo un flash di tre monaci lanciati verso Kolgar con le armi spianate e Gahan lanciato verso di me per spingermi di lato prima che un bastone mi centrasse alla base del collo facendomi perdere i sensi. “ Muoviti! Fa qualcosa, prepara un incantesimo, trancia queste catene con un canto, inventati qualcosa menestrello! Stanno arrivando sicuramente per finire il lavoro! Non so perché siamo ancora vivi, ma se non mi liberi lo saremo ancora per poco!” Kolgar continuò ad incitarmi mentre tentava di staccare le pesanti catene dalla parete. Provai